Vasi in ottone con Qrcode mimetizzato che rimandano ai modelli 3D delle scansioni dei vasi ritrovati nella necropoli di via Nicotera verso cui è orientata l’installazione stessa.

Il riferimento alla necropoli e al ritrovamento delle tombe e degli oggetti funerari introduce più direttamente la connessione con l’archeologia della città e con il patrimonio in parte conservato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, oltre che nella collezione privata della famiglia Caputi.

Carla Langella Architetto, Professore Associato di Disegno Industriale presso il Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II", dove insegna User Experience Design e Disegno Industriale. Dal 2006 ha fondato e coordina l'Hybrid Design Lab, laboratorio di progetto e ricerca dedicato alle relazioni mutuali tra design, tecnologie e scienze con particolare attenzione alla all’applicazione delle neuroscienze al design di esperienze culturali mediate da tecnologie digitali. Ha prodotto oltre cento pubblicazioni tra cui paper scientifici, contributi su libri, atti di convegno e monografie.

Installazione Show the invisible: light on oblivium a cura di Dipartimento di Architettura DiARC, Università degli Studi di Napoli Federico II

Corso di Laurea Magistrale internazionale Design for the Built Environment (DBE)

Studenti: Benedetta Toledo, Chiara Scarpato, Desislava Ivanova, Mario Rainone

Tutor: Giovanna Nichilò, Marcelo Vicente de Silva. Fonti storiche: Maria Caputi, Fabio Caputi, Corrada Onorifico. Riferimenti archeologia: Stefano Iavarone, Paolo Giulierini, Marialucia Giacco. Research group: Carla Langella, Maria D’Ambrosio, Antonio Noviello, Alba Noviello. Scansioni: AUXILIO LABS, ARTEMA. Produzione: Fonderia Nolana Del Giudice.